LETTERE LONTANE
di
Giancarlo Loffarelli

NOTE DI REGIA

Scritta nel 1993, la commedia è di ambientazione contemporanea in un attico romano dove si svolge, nell'arco dì una serata, tutta la vicenda. Una cena fra coppie di amici è l'occasione per parlare di seri problemi di lavoro ma, soprattutto, l'occasione imprevista per l'emergere di drammatiche relazioni esistenziali e sentimentali che sembravano appartenere ormai al passato. A fare da scintilla per l'esplosione di tutto questo è l'arrivo inatteso di una donna dal profilo misterioso con cui ognuno dei personaggi aveva intrattenuto un rapporto in passato.

Il tono leggero della scrittura colloca quest'opera al limite fra la commedia ed il dramma. Il sorriso accompagna tutto il suo svolgimento e soprattutto il primo atto, per lasciare poi il passo, senza mai scomparire, ad una tensione che lentamente ma inesorabilmente si accumula fino ad un punto massimo in cui esplode.

Evitando le tendenze minimaliste, l'autore affronta tematiche quali l'insondabilità del l'animo umano e l'impossibilità di giudizio in determinate vicende. Ma le affronta con tocco lieve, rifuggendo da tentativi di introspezione psicologica, lasciando che l'accadere dei fatti ed il comportamento dei personaggi permetta l'affiorare di suggestioni dirette a provocare il coinvolgimento dello spettatore.

Soprattutto il finale aperto dimostra la volontà di interagire con il pubblico al quale non si pretende di fornire risposte ma dal quale ci si aspetta una partecipazione almeno per quanto riguarda la condivisione della riflessione.

GIANCARLO LOFFARELLI